Galleria FIAF – EYES-365

Testo di Silvano Bicocchi

Progetto EYES-365: Detto… Fatto! Il progetto fotografico “EYES-365”, ideato e realizzato dal Photoclub EYES BFI di San Felice s/Panaro (MO), ha dell’incredibile! Sì! E’ proprio il Photoclub EYES di San Felice s/Panaro che si è distinto con i 17 Festival di “Fotoincontri” (dal 1994 al 2010, più una speciale edizione nel 2013 post-sisma) che sono rimasti nel cuore di migliaia appassionati fotografi di tutt’Italia, e con il “Magico Carnevale” che, ideato da Mario Lasalandra MFI, nel 2003 è giunto quest’anno alla sua 13° edizione ed è ancora un atteso appuntamento annuale imperdibile per il fotoamatore italiano. San Felice s/Panaro è anche la cittadina ferita a morte dal terremoto, tragicamente avvenuto nella notte del 20 e nella mattinata del 29 maggio 2012. Tutte queste esperienze vissute hanno concorso a formare un particolare immaginario collettivo nei Soci del Photoclub EYES che molto probabilmente ha concorso prima nell’ideare e poi nel trovare quell’appassionato impegno dei numerosi soci che hanno contribuito alla brillante performance di questo progetto straordinariamente innovativo. Il 06 agosto 2015 si è concluso questo progetto, avviato il 07 agosto 2014. Pensando al carattere dopolavoristico che normalmente caratterizza le Associazioni fotografiche, questa esperienza collettiva trova un suo particolare valore proprio nell’essere stata compiuta nell’ambito di un Circolo Fotografico FIAF. Ma cos’è il progetto EYES-365? Per comodità riprendiamo la spiegazione del Presidente Luca Monelli: Avete presente l’applicazione WHATSAPP? Noi del Photoclub Eyes abbiamo creato un gruppo che, con i limiti numerici dell’applicazione, è formato da 50 soci iscritti al nostro circolo fotografico. Ogni giorno nel gruppo viene lanciato un tema fotografico al quale i soci possono partecipare postando un massimo di tre immagini. Le foto devono essere “fresche di giornata” e devono essere realizzate con uno smartphone e postate nell’applicazione entro le ore 24 del giorno stesso. Sono ammesse anche le post-prodotte solo con le varie APP che si possono scaricare dagli stessi “telefonini”. Chi vince il concorso giornaliero deve poi scegliere il tema del giorno successivo, comunicandolo entro le 9 del mattino, poi sarà giudice delle foto pervenute e dovrà proclamare la foto vincitrice tra tutte quelle postate, esprimendo le motivazioni della scelta. Con questo dispositivo concettuale che lo governa EYES-365 presenta i forti tratti dell’esperienza estrema: per il quotidiano impegno richiesto per tutto un anno senza interruzioni; per il ritmo ossessivo che lo ha posto a rischio di fallimento ogni giorno; per l’urgenza in creatività fotografica nel realizzare immagini a “tema dato” ideato giorno per giorno e quindi la sensibilità culturale nel trovare quotidianamente un tema inedito e attraente. Si sa “tra il dire al fare c’è di mezzo il mare” e come in ogni ardua impresa EYES-365 ha costantemente vacillato tra il fallimento e la vittoria; se oggi ne parliamo non è perché è stato ideato ma solo perché è stato perfettamente realizzato dai partecipanti. Dato l’entusiasmo col quale i soci del Photoclub EYES hanno partecipato, riflettiamo sui termini di questo progetto per capire: i presupposti sui quali si fonda; le dinamiche di gruppo che ha posto in atto e i risultati ottenuti. I presupposti: - Lo smartphone è uno strumento completo per realizzare immagini fotografiche ed è sempre in uso della gente. - Gran parte degli appassionati fotografi pubblica frequentemente sui social le proprie immagini, promuovendo così un’individuale attività fotografica. - E’ esistente nei soci il desiderio di migliorare le proprie capacità espressive in fotografia. - E’ vivo nei soci il piacere del momento collettivo e relazionale nella condivisione e nel confronto delle proprie immagini fotografiche. Le dinamiche di gruppo poste in atto dal progetto: - Dare 365 occasioni per affermare la propria fotografia. - Educare ad affrontare un “tema dato” diverso ogni giorno. - Educare a guardare le immagini realizzate dagli altri. - Responsabilizzare a rotazione gli iscritti, nel giudizio delle immagini del giorno con la scelta dell’immagine vincitrice. - Formulare un tema inedito che sia stimolante rispetto agli altri già trattati. - Educare a partecipare ogni giorno superando le difficoltà pratiche che questo comporta e sentirsi costantemente parte attiva di un progetto collettivo. - Conoscere ogni autore partecipante: nello stile fotografico, nella perseveranza e creatività. - Conoscere il valore del faticoso costruire insieme agli altri un’esperienza fotografica concreta e sentirsi parte viva di un gruppo coeso. I risultati ottenuti: - 85 partecipanti al progetto di età più varia (dai 20 ai 60 anni), 365 diversi temi ideati, circa 20.000 foto postate nel Gruppo Whatsapp, 24 i temi vinti dal migliore autore, 62 i partecipanti con almeno una vittoria, 20 i salami mangiati per festeggiare chi aveva raggiunto le 10 vittorie. - Si è dimostrato che lo smartphone è un sistema completo di produzione di immagini fotografiche di forte capacità espressiva. - Ha posto in essere un processo creativo di gruppo che ha stimolato quello individuale con motivazioni molto innovative indotte dal media. - Il lungo esercizio della fedeltà al conseguimento di un risultato comune, ha fatto maturare un intimo sentimento d’appartenenza al gruppo che raramente viene raggiunto anche dopo anni nella vita di un Circolo fotografico. - Ha permesso ad ogni partecipante di scoprire il valore del protagonismo artistico che dall’iniziale competitività è maturato nella complicità per poi scoprire il valore del risultato corale. - Scoprire cosa si è capaci di realizzare in fotografia e di cosa sono capaci gli altri. - Comprendere il proprio valore riconoscendo il valore degli altri. E’ difficile, per chi non ha vissuto sulla pelle la traumatica esperienza di un terremoto, accettare i tratti estremi di questo progetto: l’urgenza in ogni fase, l’estenuante persistenza quotidiana del dover ideare e comprendere, la severa conseguenza del dover agire…pena il fallimento o la vittoria. Ritengo che per comprendere le ragioni dell’ideazione e il successo di EYES-365 non si possa prescindere dall’esperienza traumatica causata dal sisma. Perché la violenza di un terremoto che spacca tutto, cose e persone, inevitabilmente ti cambia dentro… nell’inconscio! Esso, in pochi secondi: trasforma in macerie monumenti, fabbriche, case; devasta i risultati materiali di una vita di lavoro e scardina senza pietà tutte le certezze acquisite in una normale vita laboriosa; trasforma il senso della realtà degli uomini che sopravvivono ad esso e cambia il metro col quale dimensionare il senso del futuro. Leggete i commenti degli autori partecipanti a progetto EYES-365 e sentirete tutta l’energia di un’umanità fresca, concretamente risorta. Non c’è traccia di quella incapacità d’innovare che troppo spesso notiamo nell’umanità rassegnata alla decadenza del nostro tempo postindustriale. Sono le immagini, le messaggere di questa umanità risvegliata che, per la rapidità del dover fare, inevitabilmente ha sollecitato profondamente ogni propria risorsa creativa. Si nota in esse il vigore di un sano desiderio individuale, nel presentare agli altri la propria foto, che Whatsapp ha trasformato in vera energia collettiva. Si è assistito a un processo coinvolgente dove rapidamente la foto individuale è diventata stimolo alla creatività fotografica collettiva! Quanti ghiacci interiori sono stati rotti nel dare evidenza anche a sentimenti nascosti, con temi sempre più intriganti e un linguaggio iconico che si è fatto via via sempre più confidenziale e capace di mostrare l’indicibile. Nelle immagini si legge il passare delle stagioni e i segni delle diverse generazioni d’appartenenza dell’autore. Questi elementi universali sono diventati via via lo sfondo di questo processo creativo di gruppo e con la loro autorità morale hanno mantenuto il contesto nell’ambito della pubblica espressione artistica che con la sua alta Aura ha arginato i sempre possibili sbandamenti nella negativa volgarità. Nelle immagini si legge un rapporto di genere, tra maschile e femminile, fortemente innovativo che consapevolmente ha aperto reciprocamente nuovi sguardi, con ironia, trasgressione e una viva volontà di incedere oltre lo stereotipo. Le immagini colpiscono per l’ampiezza del gusto verso il fotografico, con l’uso del mosso, lo sfuocato, il B/N, i nuovi profili colore e la ricerca continua dell’improbabile rinunciando consapevolmente alla ripetizione e all’imitazione. Infine il consapevole e diffuso comporre immagini con le figure retoriche della metafora, la similitudine, l’ossimoro, la metonimia, ecc., denota il raffinato e profondo percorso culturale in atto tra i soci del Photoclub EYES. Concludendo, ritengo che il valore del progetto EYES-365 sia da misurarsi nello stesso modo col quale si considera l’opera di un autore maturo, tenendo conto che qui prevale il collettivo. Il collettivo diventa potente e intrigante quando, come in questo caso, è orientato in un percorso virtuoso. Nel seguire il compiersi di un progetto collettivo si assiste con emozione all’espressione di un’ampia gamma di sentimenti sempre più intimi, dovuti ad un continuo esercizio di profondità che foto dopo foto tocca sorprendentemente le verità della vita. Silvano Bicocchi Direttore del Dipartimento Cultura FIAF 09/12/2015

Auguri di Buon Anno – Lettera del presidente

Lettera del presidente

A tutti i soci TANTI AUGURI di BUON ANNO

Abbiamo appena trascorso insieme una fantastica serata alla nostra tradizionale cena di Natale con un ospite d’eccezione, il presidente nazionale della FI.A.F.. Gran bella serata ragazzi ... eravate tutti bellissimi!!! Sono molto contento anche delle stupende foto che ci siamo scambiati, è stato fantastico anche vedere le tante stampe analogiche uscite, con impegno e sudore, dalla nostra camera oscura. Anche ROBERTO ROSSI, ne è rimasto positivamente meravigliato. Vi ricordo che a febbraio è previsto un altro corso di sviluppo e stampa, analogico, già molto gettonato. Per correttezza e di cuore, ringrazio anche MICHELE LUPPI, EMILIO CARNEVALE e LUCA SETTI per le loro stampe, super professionali, a “getto d’inchiostro” che abbiamo potuto ammirare durante la serata.

Avere alla cena di Natale il presidente nazionale della F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) non è da tutti. Questo merito alla grande amicizia e stima reciproca che ci lega da oltre 20 anni e dal fantastico progetto che, tutti insieme abbiamo realizzato, mi riferisco il libro EYES-365. Questa nostra produzione rimarrà per sempre una nostra creatura, una cosa della quale andare fieri che abbiamo costruito giorno per giorno tutti insieme. Fra l’altro è entrato di diritto nella collana Monografie F.I.A.F. e ciò ci deve rendere ancor più orgogliosi.

Presto saremo pronti per iniziare un nuovo progetto collettivo, un nuovo contest, che sarà molto simile ma, che avrà un scadenza settimanale.

Il 2015, che sta volgendo al termine, ha portato numerosi nuovi soci provenienti dai due corsi di fotografia che annualmente organizziamo e di questo dobbiamo tutti ringraziare VANNI per l’impegno che ogni anno ci mette in prima persona. Quest’anno coadiuvato anche da PATRIZIA DIGITO, da poco collaboratrice, insieme a ROBERTA PALTRINIERI del DiD (Dipartimento Didattico della F.I.A.F.).

Siamo stati a Padova e a Brescia. Due bellissimi gite, tante bellissime foto. Di quelle scattate a Padova abbiamo anche già stampato il libro fotografico, che arricchisce la nostra collezione. Stiamo raccogliendo le foto scattate a Brescia, ho già visto tante belle foto e presto le vedremo stampate.

Chiudiamo il 2015 in 173 soci, un gran bel numero.

Mi sono divertito a “spulciare” l’elenco dei soci ed ho estrapolato alcuni numeri che vi voglio segnale:

- 70 i soci provenienti dai 2 corsi di fotografia;

- 96 i soci maschi;

- 77 le socie femmine;

- 22 quelli provenienti da fuori provincia (1 Reggio Emilia, 3 Mantova, 7 Ferrara ed 11 Bologna);

- 151 dalla provincia di Modena (i comuni più rappresentati sono Concordia, Cavezzo e Finale Emilia con 11 soci ciascuno, 39 da San Felice e ben 43 da Mirandola);

- il più anziano è nato nel 1943;

- la più giovane è nata nel 2003 (hanno 60 anni di differenza);

- 31 soci oltre i 50 anni;

- 37 dai 40 ai 49 anni;

- 55 dai 30 ai 39 anni;

- 50 sotto i 29 anni.

Numeri davvero impressionanti.

Sono stati numerosi i riconoscimenti avuti in diversi eventi fotografici. Tra i più importanti, sicuramente il terzo posto al DIGIT-ER, con il lavoro di gruppo “I DIECI COMANDAMENTI”. Ci tengo a ricordare gli artefici di questo grande successo:

SIMONA BERTARELLI, DANIELA CALANCA, DANIELE GARDINAZZI, GIULIANO REGGIANI e LUCA SETTI.

Altro meritatissimo riconoscimento ancora per DANIELA CALANCA e GIULIANO REGGIANI, prima e terzo al 5° Concorso Lettura Portfolio Maria Luigia di Colorno (Parma).

Abbiamo ospitato diverse mostre nella Galleria F.I.A.F. preso la nostra sede.

PHOTO@GRAPHICA di Daniele Affranti

SACHS: I COLORI DEL NORD NELLA TESSA DEL SUD di Luca Dall’Osso

DAL SALTO AL DOLCE di Mirko Baraldini

FOTO DELL’ANNO 2013 di Autori F.I.A.F.

IMMAGINI DAL MONDO: NATURA, GENTI E COLORI di Marco Urso.

Come ripeto in occasione delle inaugurazioni, è sempre bellissimo quando un socio riesce a presentare una sua mostra personale, ed è altrettanto bello quando c’è tanta gente a dare lustro all’evento.

Altre importanti mostre sono già in programma per il 2016. Inizieremo “col botto”, con la mostra di tutte le opere vincitrici, del nostro concorso di whatsapp , il nostro EYES-365. La stessa mostra è già stata esposta a Colorno in occasione del COLORNO PHOTOLIFE 2015, ottenendo un grandissimo successo e destando tanta curiosità fra i visitatori per questa nostra “impresa”.

Sono stati 2 i workshop organizzati per i soci del club. IVANO BOLONDI ci ha fatto sognare con le sue fantastiche visioni e GABRIELE RIGON, pure lui ci ha fatto sognare, ma in altro modo.

Altro ospite fisso ed importantissimo per la nostra “crescita” SILVANO BICOCCHI che ha fatto diverse letture di portfolio di nostri soci. Sempre giornate illuminanti, quelle di lettura portfolio, con opere sempre molto interessanti.

Da ormai 13 anni organizziamo il “MAGICO”, la manifestazione che porta a San Felice migliaia di appassionati di fotografia. Anche il prossimo anno, nel mese di marzo, il nostro paese sarà protagonista, per un giorno, della magica fotografia con oltre 100 figuranti che sfileranno per le vie del nostro paese.

Le serate al club sono sempre molto interessanti e costruttive, dalle lezioni di PHOTOSHOP con MICHELE LUPPI e STEFANO SOVERINI, alle lezioni di sala di posa sempre con MICHELE LUPPI. Poi LUCA SETTI ci ha “istruiti” con un corso di LIGHTROOM davvero professionale, che ripeteremo anche nel prossimo mese di aprile. Ringrazio anche EMILIO CARNEVALE ci ha illuminato sull’utilizzo del tavolo da still-life, l’ultimo importante acquisto del club. Invece, davvero infuocate, le uscite notturne di LIGHT PAINTING e STILL WOLL, con Stefano Bertoni & C..

Esercizio a tema IL FOTOGRAFO, ci vede ogni mese protagonisti con tantissime immagini dei nostri soci, ed anche questo è un grande orgoglio e tutti noi ne andiamo molto fieri. Il 2015 ha visto un cambiamento della direzione della rivista ed un cambiamento generale. Ci siamo presto adattati ed i risultati non hanno tardato ad arrivare con tanti soci pubblicati.

Inoltre, le serate di visualizzazione e raccolta delle foto, sono un’interessante lezione di lettura delle immagini.

Non posso non ricordare anche i momenti ludici, quelle serate indispensabili per rafforzare lo spirito che ci lega oltre alla fotografia. Mi riferisco alle speciali cene tutti assieme al club, i fantastici “i meloni della Martini”, e “la salsiccia del Gardo”, ormai un appuntamento fisso da non perdere. Poi da quest’anno abbiamo aggiunto un altro appuntamento gastronomico “i maroni del Gardo”, fantastica serata con vino novello e caldarroste.

Purtroppo ci sono stati anche momenti brutti. Lo scorso 20 aprile è venuto a mancare, un nostro socio storico, DIMER GALEOTTI di Finale Emilia. I vecchi soci lo ricorderanno sempre attivo durante le nostre manifestazioni sempre disponibile a dare una mano. Era caratteristico il suo vocione grosso e profondo, grande amante della Polaroid e di MAURIZIO GALIMBERTI. Lui stesso, durante le tante volte che era stato a San Felice, lo ricordava con simpatia tanto da inventarsi un soprannome "PIMER". Lui era davvero una persona da compagnia. Tante sono state le cene fatte, con i grandi ospiti ma, soprattutto con MAURIZIO GALIMBERTI e FRANCO FONTANA. Grazie DIMER, di aver fatto parte della nostra grande famiglia. R.I.P.

Voglio chiudere con un augurio di un sereno 2016, ricco di tante belle soddisfazioni fotografiche … vi voglio bene!

Che bel gruppo ... che bel club sono davvero orgoglioso di tutti voi.

Il presidente del Photoclub Eyes B.F.I.

Serata AUGURI… e altro!

Serata AUGURI … e altro

Lunedì 28 Dicembre alle ore 21.30 presso la sede del Photoclub Eyes continua: - la raccolta foto della gita di Brescia per la pubblicazione del libro fotografico - la raccolta foto del concorso GiroFotoFile 2016 (riservata ai corsisti del 2015) - la campagna di tesseramento alla FIAF (ultimo giorno per avere in omaggio l'ulteriore libro fotografico dell'editore Peliti) - il rinnovo tesseramento al Photoclub Eyes Inoltre verrà illustrata la bozza del programma per l'anno 2016 e raccolti i pareri e le indicazioni dei soci per un anno di intensa attività fotografica e non solo. Al termine brindisi e auguri di fine anno.

EYES-365 fotolibro Photoclub Eyes

EYES-365 di Roberto Rossi, Presidente della FIAF

E’ veramente un grande piacere scrivere queste righe di presentazione della nuova Monografia EYES -365 per il forte legame che mi lega a questo Club e a molti dei suoi soci, in primis al presidente Luca Monelli. Si tratta di un legame più che ventennale, nato nel 1994 quando, da neoeletto Consigliere Nazionale e Direttore dell’allora Il Fotoamatore, ebbi l’onore di ricevere l’invito a partecipare alla prima edizione di Fotoincontri. Quanto accaduto in quelle due giornate, e poi nel seguito della reciproca conoscenza, fu quello che nelle storie d’amore si chiama “colpo di fulmine”. La grande ospitalità e accoglienza degli amici di San Felice, la comune voglia di essere parte attiva e propositiva della Federazione, le nostre storie molto simili, crearono un legame che si è poi consolidato nel tempo. Da quel primo giorno ho preso parte a tutte le edizioni di Fotoincontri e a molte altre attività organizzate dal Club, cercando sempre di dare il mio contributo e il mio appoggio a questo gruppo di amici. L’amicizia è uno dei valori fondamentali, uno dei pilastri della nostra comunità di appassionati di fotografia: i soci del Photoclub Eyes hanno sempre messo al centro della loro attività questo valore, costruendo un gruppo fortemente motivato a stare insieme sulla base del rispetto, della stima, della disponibilità tra i membri del gruppo, facendo diventare un hobby anche una profonda relazione affettiva. Quando, alcuni mesi fa, Luca mi telefonò per raccontarmi di questa nuova esperienza portata a termine con successo, nelle sue parole ho sentito l’entusiasmo e l’emozione di un padre per un figlio che è nato. Mi sono subito reso conto dell’importanza di questo progetto, non solo per quello che ha generato all’interno del Club di San Felice, ma anche per quello che potrà essere il suo seguito in ambito nazionale, costituendo un esempio per tanti che cercano strumenti innovativi per vitalizzare le attività dei loro circoli. Non mi dilungo nella spiegazione del progetto, ampiamente descritto nelle pagine successive, ciò che mi preme evidenziare è la grande valenza di questa idea semplice capace, però, di generare un risultato veramente importante. Quanto sia stato entusiasmante far parte di questa realizzazione si percepisce dalle parole che i soci del circolo Eyes hanno scritto nel Blog di Agorà di Cult. Daniele Barbieri, in particolare, riassume molto bene il senso della partecipazione: “Il progetto EYES-365 del Photoclub Eyes, di cui faccio parte, è un eccezionale allenamento per occhi e mente. Ti porta a dover pensare la foto, non solo a scattare ciò che vedi. Giorno dopo giorno stimoli la creatività, cerchi punti di vista originali, sviluppi un linguaggio fotografico. E non si tratta solo di un percorso personale. Infatti, il continuo confronto con gli altri soci partecipanti funge da ulteriore stimolo critico al proprio lavoro. Sono entusiasta di questo arricchimento umano”. Il lavoro quotidiano ha generato una crescita collettiva del gruppo rendendolo più coeso che mai, determinato al raggiungimento di un risultato che non è mai stato scontato. Un’idea così importante non può e non deve rimanere patrimonio di un solo gruppo ma, come tutte le grandi esperienze maturate nei territori, deve diventare patrimonio collettivo della nostra Federazione. Proprio per questo ho cercato di diffondere l’idea progettuale in tutte le occasioni pubbliche dell’ultimo periodo ed ho proposto questa attività al mio stesso circolo. Abbiamo leggermente rivisto l’aspetto temporale, proponendo un tema a settimana e consentendo l’utilizzo di qualsiasi attrezzatura fotografica. Anche al Circolo di Bibbiena il risultato è stato superiore a qualsiasi aspettativa: dopo solo sei settimane e sei temi la partecipazione è cresciuta in maniera esponenziale. I partecipanti hanno dimostrato un incredibile impegno progettuale e una instancabile capacità di realizzazione per tener fede ai ritmi fotografici. La cosa senz’altro più interessante è stata però vedere consolidare lo spirito di gruppo, giorno dopo giorno, nella certezza di star costruendo qualcosa che davvero appartiene a tutti. L’idea di crescere divertendosi, di fare attività sociale e cultura, di confrontarsi continuamente con la creatività altrui condividendo eventi della quotidianità come momenti speciali, tutto ciò è anche quello che da sempre vogliamo fare nell’allargata famiglia della FIAF. Così sento la necessità di ringraziare di cuore questo Club per il grande contributo che ha sempre dato, e che continua a dare, alla nostra Federazione e per aver deciso di pubblicare il volume di questo progetto nella collana delle Monografie FIAF, rendendolo prezioso patrimonio comune.

Workshop con GABRIELE RIGON

Workshop con Gabriele Rigon

Il Photoclub Eyes organizza un incontro e un workshop con Gabriele Rigon presso la sede del club.
L'evento è riservato ai soci.

Programma del Workshop

VENERDÌ 11 DICEMBRE

ORE 21:30 INCONTRO CON L’AUTORE GABRIELE RIGON (APERTO A TUTTI) PRESSO LA SEDE DEL PHOTOCLUB EYES
(PRESENTAZIONE SUOI LAVORI E DELLA MODELLA ERIKA ALBONETTI)

SABATO 12 DICEMBRE

ORE 9:30 INIZIO WORK-SHOP LEZIONE TEORICA
ORE 11:30 INIZIO SHOOTING CON MODELLA
ORE 13:30 PAUSA PRANZO AL PASTEGGIO A LIVELLO
ORE 15:00 RIPRESA LAVORI
ORE 18:00 FINE LAVORI
ORE 21:00 CENA

DOMENICA 13 DICEMBRE

ORE 9:30 INIZIO SHOOTING CON MODELLA
ORE 13:00 PAUSA PRANZO AL PASTEGGIO A LIVELLO
ORE 14:30 RIPRESA LAVORI
ORE 16:30 FINE LAVORI


CONTATTI

Luca Monelli Tel. 3355969512

Gita fotografica di fine corso

Gita a Brescia

BRESCIA Gita fotografica di fine corso


Sono aperte le iscrizioni alla gita fotografica di fine corso che avrà come tappa le città di Brescia.

Partenza Domenica 22 Novembre alle ore 7:30 precise dalla sede del Photoclub Eyes. Il rientro alle 21 circa.

Per la prenotazione è richiesta una caparra di € 10,00.

Spesa prevista totale circa € 15,00, saldo da pagare sul pullman.

Per le prenotazioni del pullman (62 posti) daremo la precedenza ai partecipanti del corso di fotografia, poi agli altri soci del Photoclub e poi ad eventuali accompagnatori. Per prenotare e versare la caparra rivolgersi a Luca Monelli tel.3355969512 o direttamente al circolo nelle serate di Lunedì o Giovedì

Sul pullman verrà consegnata una lista di temi da seguire (non obbligatoria) ma che aiuteranno poi nella raccolta delle foto per realizzare il libro fotografico della gita.

Iscrizioni entro Lunedì 16 Novembre

Galleria FIAF – Marco Urso

Galleria FIAF – Marco Urso

“IMMAGINI DAL MONDO: NATURA, GENTI E COLORI” mostra fotografica di Marco Urso presso la Galleria FIAF di San Felice sul Panaro (MO) in Via Montessori 39.
Periodo mostra dal 16 Novembre al 20 Dicembre 2015. Incontro con l'autore Lunedì 23 Novembre ore 21.30.

Marco Urso inizia a fotografare da adolescente con una modesta macchina a telemetro. Sviluppa e stampa da solo e vince il suo primo concorso all’età di diciannove anni con un reportage su Venezia.

Dopo gli studi di Medicina e Chirurgia e un’esperienza di quasi un anno all’Istituto Nazionale di Cardiologia di Città del Messico, tornato in Italia, accetta un lavoro che credeva transitorio e che poi invece diventerà la sua professione per quasi trent’anni: diventa il direttore generale di un importante tour operator internazionale e a venticinque anni anche il più giovane dirigente in Lombardia.

La sua vita cambia completamente. Studia materie nuove, sostituisce le nozioni di fisiologia con quelle di macroeconomia, e al posto della farmacologia e della clinica medica si trova ad affrontare la gestione dei budget, le sfide delle risorse umane e prova sulla sua pelle l’ansia dei risultati commerciali.

Fonda e gestisce due riviste, un’associazione culturale dedicata ai viaggi e per un periodo è stato il responsabile del comitato nazionale FIAVET per i giovani viaggiatori. Sono trent’anni di opportunità e successi, di continue sfide che lo portano in giro per il mondo, ma con ritmi troppo frenetici perché possa cogliere l’essenza delle cose decide di cambiare vita e lascia una carriera all’apice, tanti privilegi e comodità e inizia una vita più semplice, ma immensamente più ricca e con più spazio per gli interessi personali, tra cui la fotografia.

Marco è un “wildlife and travel photographer”, ovvero dedica i propri scatti a soggetti di reportage di viaggio e di natura. I due ambiti, fotograficamente parlando, hanno molto in comune, chiedendo entrambi una sintesi di tecnica, repentina visione fotografica e specchio di uno stato interiore.

Per Marco le nozioni dei suoi studi e l’esperienza professionale riaffiorano, congiunte, nell’interesse per l’uomo e le sue diverse culture e per il comportamento delle specie in natura. Curiosità, ma anche studio e conseguente voglia di approfondimento, ripresa fotografica e impegno per la salvaguardia della natura e delle sue immense bellezze.

Marco dedica particolare attenzione alla luce in ripresa, alla composizione come narrazione di una storia e ai suoi lavori applica solo una minima postproduzione.

Le sue foto sono state utilizzate per libri di natura e viaggi in tutto il mondo e sono state pubblicate da riviste come National Geographic, Nature Images, Nature Best, Outdoor Photographer, Asferico, Natura e Oasis, Go Nordic.

E’ stato vincitore o finalista in vari concorsi nazionali e internazionali, come quello del National Geographic,Wildlife Photographer of the Year, Travel Photographer of the Year, Hasselblad Awards, Nature Best, Outdoor Photographer of the Year, Campionato Italiano di Fotografia Naturalistica, Glanzlichter ed è stato insignito delle medaglia d’oro o d’argento delle più importanti associazioni fotografiche internazionali come la Royal Photographic Society, la Photographic Society of America la Federazione Fotografica Tedesca, Scandinava,Olandese, Canadese e di Singapore.

Le sue foto sono state esposte a Washington, Londra, Colonia, Singapore, San Pietroburgo e Mosca.

Ha visitato e viaggiato in settantaquattro paesi. Scrive e pubblica articoli e servizi sulle riviste Oasis, Natura, Asferico. Image Mag, ed in lingua inglese e tedesca, sul magazine Go Nordic.

E’ socio del Circolo Fotografico Milanese . Fa parte della FIAF, della FIAP, dell’AFNI, di cui è il delegato per la Lombardia e del GDT tedesco. E’ un X-PHOTOGRAPHER Fuji.

Nel 2014 è entrato a far parte della Squadra Nazionale Italiana di Fotografia Naturalistica che ha poi vinto la medaglia d’oro ai campionati mondiali.

TANTI PER TUTTI – Daniela Bazzani

TANTI PER TUTTI – Incontro con la fotografa Daniela Bazzani

Lunedì 12 Ottobre alle ore 21.30 presso la sede del Photoclub Eyes, in via Montessori 39 a San Felice sul Panaro, incontro con Daniela Bazzani che illustrerà il suo approccio al il progetto fotografico nazionale TANTI PER TUTTI e verranno proiettati due suoi audiovisivi che hanno ottenuto ambiti riconoscimenti nel circuito DIAF. Daniela Bazzani nasce nel 1972 a Carpi (MO), vive e lavora in provincia di Modena. Dopo una formazione in ambito linguistico, inizia a lavorare come traduttrice freelance per la lingua inglese e tedesca. Nell’ambito della fotografia consegue l’Italian Master of Photography con Edoardo Agresti e frequenta diversi workshop. Suoi lavori vengono premiati al SiFest di Savignano sul Rubicone nel 2009, al Lucca Digital Photo Contest nel 2010 e al Premio Julia Margaret Cameron Award nel 2010. Nel 2014 frequenta il Corso di Alta Formazione per Curatori presso Fondazione Fotografia Modena. Sempre nello stesso anno, cura la mostra ’T’amo da morire’ di Antonella Monzoni per il centro antiviolenza VivereDonna Onlus di Carpi. Collabora con il Museo della Bilancia di Campogalliano per l’allestimento di mostre di autori che svolgono indagini sul territorio.

Serata Grandi Autori – VIVIAN MAIER

Serata Grandi Autori – VIVIAN MAIER

Lunedì 14 Settembre


alle ore 21.30 circa

presso la sede del Photoclub Eyes

in Via Montessori 39 a San Felice sul Panaro (MO)

SERATA GRANDI AUTORI

proiezione docufilm della misteriosa fotografa

VIVIAN MAIER

introduzione di Antonio Guicciardi

 

ingresso libero

Tecniche fotografiche: Still Life

Tecniche fotografiche
STILL LIFE
Lunedì 21 Settembre e Giovedì 24 Settembre alle ore 21.30, presso la sede del Photoclub Eyes, appuntamento con l'approfondimento di tecniche fotografiche:
Still life a cura di Emilio Carnevale

Riservato ai soci.

Lo Still Life è un genere fotografico che richiede molta creatività e l'abilità di saper controllare ogni dettaglio della scena.
Al contrario di scattare istantanee spontaneamente, apre molte opportunità e permette al fotografo di avere il pieno controllo sul risultato della foto. Poiché la maggior parte degli scatti still life vengo realizzati in uno studio professionale, sia la composizione e l'illuminazione possono essere modificati in qualsiasi momento.
Le opportunità sono infinite costruendo le scene con diversi oggetti messi insieme, un dettaglio di un a stanza, o solo un elemento con un background interessante, la chiave di tutto è la scena che deve unire in modo armonioso e coinvolgente i vari elementi per dare un effetto sullo spettatore.
Quali sono le basi dello Still Life?
Composizione:
La prima cosa da considerare quando si scattano foto Still Life è l'oggetto (o gli oggetti) che avete intenzione di fotografare. L'idea è di lasciare che la fotografia racconti la sua storia. L'immagine deve comunicare con lo spettatore ad un livello molto sottile e sensoriale.
Pertanto gli elementi che vengono utilizzati nella foto devono essere disposti in un certo modo, spesso gli oggetti vengono organizzati e riorganizzati più volte cercando di ottenere la giusta composizione.
Background:
La seconda cosa da considerare è lo sfondo su cui gli oggetti compaiono.
Lo sfondo deve offrire alla foto il giusto contrasto con tutto il resto della composizione, provate sfondi diversi per creare diversi effetti di luce.
Generalmente si va dai normali pannelli di "bianco puro" a quelli di velluto nero per far assorbire la luce in modo che non vengano fuori riflessi luminosi nella foto.
Consigli per iniziare a fare foto Still Life:
• Per la composizione della vostra fotografia, provate a posizionare un oggetto alla volta e a fotografare man mano spostando continuamente di posizione gli oggetti.
• Per quanto riguarda gli sfondi, si possono anche sperimentare la manipolazione delle immagini con software di editing per vedere il modo in cui lo sfondo appare sulla scena.
• Per quanto riguarda l'illuminazione, si può provare a sperimentare con diversi colori e tipi di luce artificiale per migliorare la tonalità di luce ed ombra nella fotografia.
• Un altro suggerimento per migliorare la vostra abilità fotografiche con lo Still Life è quello di raccogliere e studiare le opere di famosi fotografi osservando le loro composizioni e i loro stili.
L'Illuminazione è forse l'aspetto più importante.
A differenza di quanto si possa immaginare molti fotografi Still Life preferiscono usare la luce naturale perché dà un'illuminazione speciale che dona un particolare effetto alla composizione.
Per questo motivo si pone la composizione vicino ad una finestra, associando spesso un foglio di carta bianco sul lato opposto alla fonte di luce per rifletterne un po' nelle parti in ombra.
Le luci sono un fattore fondamentale nella fotografia Still Life, per un uso amatoriale solitamente si usano i flash per il minor consumo di energia, mentre ad uso professionale si usano le luci continue.
Il tavolo da still life che vedete nella foto è uno strumento essenziale, sotto di esso va collocato un flash che serve a non far generare ombre, in modo da poter scontornare facilmente il soggetto in post produzione. Si devono utilizzare delle luci che tolgano le ombre illuminando il soggetto in maniera uniforme ma senza "appiattirlo", cosa che succede se tutte le luci colpiscono il soggetto con la stessa potenza, per evitare ciò, basta usare una luce principale più forte e le secondarie regolate a minor potenza per avere una maggiore tridimensionalità del soggetto.