Incontro con l’autore – GIULIANO REGGIANI

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Lunedì 28 Settembre alle ore 21.30
presso la sede del Photoclub Eyes BFI
in Via Montessori 39 a San Felice sul Panaro (MO)

incontro con

GIULIANO REGGIANI

socio del Photoclub Eyes

presenta Antonio Guicciardi

ingresso gratuito

… foto tratta da “Sensation Seeker” di Giuliano Reggiani che è il lavoro Secondo classificato al «29° Premio Portfolio W. Colonna» organizzato dall’”Associazione Fotografica Cultura e Immagine” e dall’ “Associazione Savignano Immagini” di Savignano sul Rubicone nell’ambito del «29° SI Fest Savignano Immagini Festival», ottava tappa del circuito Portfolio Italia – Gran Premio FULIFILM, con la seguente motivazione: “Per la sensibilità espressa, per la capacità di entrare in un mondo chiuso, abitato da chi, con convinzione, ricerca esperienze estreme, al limite, nella convinzione di un cammino spirituale personale. Per l’abilità reportagistiga e l’impegno profuso.”
La sinossi dell’Autore: “Da sempre l’uomo ha sentito la necessità di determinare la propria affermazione tramite esperienze, spesso estreme, sotto forma di “riti di passaggio”. Questi riti, di qualsivoglia natura (sociale, religiosa, spirituale, personale) hanno lo scopo di sancire la transizione da una forma di “normalità” a una condizione ritenuta più alta, diversa, in qualche modo migliore. Nella società contemporanea sono sempre meno i “riti” imposti e sempre più quelli liberamente scelti. Ma, cosa cercano, oggi, gli individui che li praticano? Inseguendo sensazioni ed esperienze estreme, essi vanno alla ricerca di una loro collocazione in una scala di valori. Le domande che si pongono sono: quanto valgo? Cosa sono in grado di fare? Fin dove posso oltrepassare i limiti ritenuti “convenzionali”? Spingersi all’estremo è una sfida ritenuta necessaria per affrontare sé stessi, sotto gli occhi degli altri. Attraverso la ricerca dei limiti, l’individuo indaga le proprie caratteristiche, impara a riconoscersi e a farsi riconoscere.”

THE VILLAGE photobook di Catalina Isabel Nucera

Lunedì 9 Dicembre alle ore 21:15, presso la sede del Photoclub Eyes di San Felice sul Panaro (MO) in Via Montessori 39, presentazione del photobook “The village” di Catalina Isabel Nucera, fotografa reggiana che da anni documenta la condizione disagiata di chi vive nell’estremo sud della Bielorussia ancora devastata dalle conseguenze del disastro nucleare di Cernobyl.

Ingresso libero

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C’è un villaggio circondato da boschi nell’estremo sud della Bielorussia. Proprio vicino alla frontiera ucraina, dritto nel cuore della “zona d’esclusione” che circonda Chernobyl: trentatré anni dopo il disastro nucleare del 26 aprile 1986, la sua terra ha una contaminazione di 31 curie per chilometro quadrato, i suoi abitanti – 312, compresi 90 bambini – hanno in corpo ben più di un millisievert (unità di misura dell’energia radioattiva assorbita da organi e tessuti umani), oltre la norma. Eppure, non c’è traccia di controlli.

Questo villaggio esiste solo per la sua gente. Per tutti gli altri, è un luogo fantasma: troppo contaminato per continuare ad essere abitato.

Kirov è il teatro di una fiaba nera: nella scuola, in chiesa, nelle case con gli steccati dipinti in colori accesi, spostate appena qualche metro più in là del punto in cui sorgevano prima del disastro, si respira un’energia misteriosa e impalpabile.

Kirov contiene un segreto: come e perché si sceglie di sopravvivere in un luogo di morte?

Kirov è un luogo fuori dal tempo: il passato, qui, è troppo pesante da ricordare, e il futuro troppo difficile da immaginare: quali saranno, negli anni, le conseguenze della contaminazione sulla salute di questa gente? Il ricordo del disastro rimane nei documenti ufficiali, nei barattoli delle conserve stipati nelle dispense, nel tessuto carnoso dei funghi contaminati da cesio 137 e stronzio 90 che a Kirov la gente ama raccogliere e mangiare, ma sbiadisce dalla memoria di chi, per continuare a vivere, preferisce dimenticare.

The Village il libro di Catalina Isabel Nucera, è uno sguardo sulla resilienza e l’ostinazione di chi, in questo villaggio sulla soglia dell’impossibile, continua a vivere, seppellendo in questa terra i propri morti e piantando in questa terra i propri semi, come se questo fosse l’unico luogo possibile da chiamare “casa”.

Sono una fotografa che vive e lavora in provincia di Reggio Emilia.
Invio il comunicato stampa del mio libro fotografico “The Village” nella speranza che vi possa interessare per una presentazione dello stesso, nella vostra sede.
Ho realizzato questo libro perché da molti anni mi occupo di infanzia disagiata. Nello specifico, di bambini provenienti dalla zona contaminata dal disastro nucleare di Chernobyl.
Viaggio in Bielorussia per motivi umanitari dal 2007, recandomi nel villaggio di Kirov a ridosso della zona di esclusione, vicina alla frontiera con l’Ucraina. Nel 2016, ho deciso di fare un libro fotografico per raccontare questo luogo e la sua gente. Il Photobook è stato pubblicato nel mese d’aprile di quest’anno (2019).

Galleria FIAF – “YO SOY FIDEL” di Francesco Comello

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ritratto“28 novembre – 4 dicembre 2016 si svolgono a Cuba i funerali di Stato di Fidel Castro, il lider maximo. Francesco Comello, fotografo freelance friulano è presente. Conquistato dallo spirito del popolo cubano ci torna due mesi più tardi. Questa volta sulle tracce lasciate da un noto giornalista italiano, che a Cuba visse gli anni della rivoluzione, dalla crisi dei missili agli anni delle rivolte studentesche e operaie europee. Saverio Tutino invia articoli e réportages e scrive libri da Cuba, ma a Comello interessano le tracce che Saverio Tutino lascia nelle lettere a sua figlia Barbara, che a dieci anni considera Cuba una seconda patria, perché ci abita il suo papà. Per i suoi diciotto anni, finalmente Saverio accompagnerà Barbara a Cuba, dove una realtà meno idilliaca del suo immaginario non basterà a scalfirne il mito. In questo viaggio Saverio Tutino presenta la giovane figlia ai suoi amici cubani, in particolare a Norberto Fuentes, il maggiore scrittore cubano vivente. Dall’incontro tra queste persone sulla scia della memoria, scaturisce il presente volume, fatto di sguardi diversi che bucano il tempo fondendosi nei magistrali scatti di un grande fotografo.”

Testo tratto dalla prefazione di Barbara Tutino dal libro fotografico YO SOY FIDEL di Francesco Comello.