Mostra Mirandola Collettiva dei Soci - foto copertina Simona Bertarelli

Mostra fotografica “Capolinea” Inaugurazione 13 Gennaio 2018

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Quando si dice Capolinea si pensa ad una stazione ferroviaria, a un tram, una metropolitana; insomma, ad un tragitto che termina.
Per metafora, capolinea è dunque un punto di arrivo, bello o brutto, triste o felice che sia. Di una condizione, di una situazione, di una funzione. Esito finale per persone, luoghi, oggetti.
Si potrebbe continuare. Ma è solo così?
Capolinea è, talvolta, fermarsi a riflettere. È anche il tornare indietro, per paura o per sconfitta. È il rientro nel quotidiano o nella realtà.
Capolinea è pure l’andare oltre, il ri-partire. Verso un nuovo viaggio, una nuova vita, una nuova speranza.
L’occhio del fotografo cerca di cogliere queste diverse sfumature, queste differenti sensibilità, ponendo all’interlocutore più che risposte, riflessioni. Questa mostra invita alla lettura della realtà nelle sue diverse declinazioni, talvolta sorprendenti.

Capolinea è il tema proposto dal Dipartimento Cultura della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) e sviluppato durante il 2017 su tutto il territorio nazionale dai circoli fotografici aderenti.
In Emilia-Romagna tre circoli appartenenti a tre province diverse hanno unito le proprie forze per realizzare il tema: il “Photoclub Eyes BFI” di San Felice sul Panaro; il Fotoclub “il Guercino BFI” di Cento; il Circolo Fotografico “il Palazzaccio” di San Giovanni in Persiceto.
Loro lavori sono stati esposti nel Palazzo Ducale a Carpi, nella Reggia di Colorno, a Cento nel Palazzo del Governatore, a Mirandola nell’Aula Magna Rita Levi Montalcini.
A nessuno sfugge che i tre circoli fotografici appartengono ad altrettante province colpite dal sisma nel 2012. Con la propria attività di diffusione della cultura dell’immagine e dell’arte fotografica, mai interrotta anche nei momenti più difficili, i tre circoli hanno dimostrato che Capolinea è, soprattutto, un punto di Ripartenza.
Emiliani, gente tosta.

Eyes Mail-Art, primo tema La Famiglia

EYES MAIL ART primo tema: LA FAMIGLIA

Linee guida del tema: l’articolo 29 della Costituzione italiana afferma che “la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio”, ma è ancora così? Le trasformazioni sociali di questi anni hanno messo in discussione sia l’esistenza di un’unica forma naturale di famiglia, che il matrimonio come suo istituto fondativo per eccellenza. Dalle famiglie allargate fine alle coppie di fatto e le unioni civili, le nuove famiglie si presentano in maniera poliforme: cosa è dunque oggi famiglia? Partendo da tale interrogativo, la ricognizione fotografica collettiva intende esplorare e rappresentare la famiglia italiana in tutte le sue declinazioni, tracciandone i nuovi confini. L’autore potrà affrontare le tematiche del progetto partendo dalla propria esperienza personale, con uno sguardo intimo verso la realtà della propria condizione affettiva e dei propri legami, oppure aprirsi al racconto delle “famiglie degli altri”, senza alcuna preclusione linguistica, sia essa documentale che concettuale. Senza voler indicare alcun orientamento specifico, se non incoraggiare la ricerca della molteplicità delle specificità familiari, e chiarendo che per famiglia italiana si intende la famiglia che vive stabilmente in Italia, indipendentemente dalle nazionalità di origine dei suoi componenti, possibili campi di indagine potranno riguardare tematiche classiche come la nascita della coppia, le modalità di convivenza, il rapporto con l’esterno e gli equilibri interni, i figli o la loro mancanza, il rapporto tra fratelli, i rapporti con i genitori e con gli anziani, le risorse condivise (la casa, i mezzi di spostamento, etc..), gli spazi privati della famiglia e del singolo, le affinità, i vincoli, i rapporti tra padre/madre e figli, il ruolo dei nonni e degli zii, insieme a tematiche relativamente nuove quali l’omosessualità e la riproduzione assistita, la discriminazione, il ricorso alle terapie di sostegno, le famiglie allargate, quelle monogenitoriali, le famiglie cosiddette “miste”, le comunità, le case famiglia e tutto quanto la sensibilità e la ricerca degli autori fotografici possa portare a scoprire nei mille universi dei nuclei famigliari contemporanei.