Galleria FIAF – HORA SEXTA di Cristina Cavicchioli


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Hora sexta

Hora sexta: dall’antichità un riposo corroborante anche se breve.

Non affrontiamo tanto il soggetto del riposo, che comunque appare in foto, ma l’autrice degli scatti, che ne è la compagna. Perché soffermarsi su questa visione dell’amato tra le braccia di Morfeo? Perché proprio attraverso l’assenza temporanea di vitalità dell’uomo amato, emergono momenti di assoluta riflessione sul sé e di libertà di immortalarlo. Momenti che se inizialmente affrontati con noia, ora sono attesi con pazienza, dedizione, amore, quasi a rimembrare una gestazione. Gestazione di quel rapporto amoroso, complice, ma di continua sfida, fronteggiata col riemergere progressivo di caratteri forti primeggianti. Ecco che queste piccole pause consentono a Cristina di attenderne il risveglio, con amorosa pazienza, dopo averne custodito e protetto il riposo, come una madre nei confronti del figlio, riflettendo e calmando quell’ansia quotidiana della competitività caratteriale.

 

Biografia Cristina Cavicchioli

Cristina Cavicchioli è nata a Modena e vive, nella stessa provincia, a San Felice sul Panaro.

Il suo interesse per la fotografia inizia dopo avere visitato una mostra di Henri Cartier-Bresson a Milano. Decide quindi di iscriversi ad un corso di fotografia e nel 2015, per questo motivo, diventa socia del PhotoclubEyes BFI di San Felice sul Panaro. Qui, oltre a partecipare alle numerose attività che le consentono di imparare e perfezionarsi, viene a contatto con importanti fotografi del palinsesto nazionale e internazionale, arricchendo la sua passione ed ampliando la sua visione artistica. L’interesse per l’audiovisivo fotografico le consente, dal 2016 ad oggi, di realizzare, in collaborazione col compagno Paolo Rebecchi, due opere in concomitanza dei due progetti nazionali “Il Silenzio” e “La famiglia in Italia”. Nel 2017 crea il suo primo portfolio fotografico partecipando al progetto nazionale “Capolinea”. Percorso questo che le consente anche di elaborare e superare difficoltà legate alla perdita di affetti a lei molto cari. Ultimamente, sempre più attratta dagli sguardi della gente, ha iniziato un percorso di street photography che le sta dando particolari soddisfazioni. Dopo aver partecipato a numerose mostre collettive realizza, ad inizio 2018, Hora Sexta, la sua prima esposizione personale.

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