Lettori 14° PORTFOLIO IN ROCCA

PRENOTAZIONE LETTURE

Alessandra Baldoni  vive e lavora in un paese vicino al Lago Trasimeno, Perugia.

Tra le sue mostre più recenti: “Everything is illuminated”, Embassy of Italy in Hanoi,  Hanoi, Vietnam, a cura di Nadia Stefanel nel 2023; “Pigre divinità e pigra sorte”, Lab1930, Milano a cura di Elena Carotti; “The Last Journey”,  FLUSS, Schloss Wolkersdorf, a cura di Martin Breindl; “Return2Ithaca”, Drakoulis Hall, Ithaca, a cura di Nina Kassianou. “Favola Camping”, SiFest, Savignano, a cura di Jana Liskova, 2021; “Orientarsi con le stelle”, Casa Museo Boschi Di Stefano, Milano a cura di Gigliola Foschi, “Atlanti ritratti ed altre storie”, Palazzo Da Mosto, Reggio Emilia e “Atlas” Ariete ArteContemporanea, Bologna, nel 2020;  “Gradazioni di luce”, Fondazione Dino Zoli, Forlì, a cura di Gigliola Foschi e Nadia Stefanel; “Everythings is Illuminated”, The Arts House, Singapore, a cura di Gigliola Foschi e Nadia Stefanel, entrambe nel 2019. Nel 2018: “Wunderkammer der Natur”, a cura di S. Raffaghello, Berlino, SR Contemporary Art, Berlino; “Il sangue delle donne” a cura di M. De Leonardis, Palazzo Fibbioni, L’Aquila; “Vertigo”, a cura di R. Vanali, Centro Fotografico, Cagliari e “Atlas”, Add-art, Spoleto a cura di Andrea Tomasini; nel 2017: “Developing Italian Experimental Photography”, SR- ContemporaryArt, Berlino; “Gioco di Fantasmi”, a cura di Chiara Serri, CSArt, Reggio Emilia; “Chronos-Le stanze del contemporaneo”, a cura di Angela Madesani, Palazzo Vezzoli, Bergamo.

Ha vinto il premio “Tiziano Campolmi” a Booming Contemporary Art Show, Bologna,  l’Open Call di Fotografia Europea 2020, Reggio Emilia ed è stata finalista al “Premio BNL” del Mia Photo Fair, Milano. Nel 2020 i suoi lavori sono entrati nella selezione del premio “Arteam Cup”, a cura di Espoarte, Fondazione Zoli (Forlì), e nel 2021 è tra le vincitrici della call di “Fotonoviembre”, Tenerife, finalista al premio “New Post Photography” al Mia Photo Fair, Milano; nel 2022 è stata finalista al Combat Prize, Museo Fattori, Livorno. Insegna teoria della fotografia alla Laba di Rimini e da anni tiene workshop di fotografia narrativa.


Sono nata a Forlì nel marzo 1959 ed ho iniziato a fotografare a 18 anni. Per lungo tempo la fotografia rimane solo uno dei tanti interessi, insieme con il basket e la letteratura. Nel 2002, appena iscritta alla FIAF ho incontrato Silvano Bicocchi e ho scoperto la possibilità di un approfondimento sulle tematiche artistiche e di comunicazione della fotografia. E’ così che è iniziata la mia collaborazione con FOTOIT e con le attività editoriali della Federazione. Nel 2004 sono diventata Docente FIAF, svolgendo da allora attività di lettura portfolio nelle principali manifestazioni fotografiche e partecipando a numerose giurie di concorsi fotografici. Nel 2009, con un gruppo di amici, ho fondato l’Associazione Tank Sviluppo Immagine che opera nel campo della divulgazione della cultura fotografica e sta realizzando il primo Archivio Fotografico Romagnolo, con sede a Forlì. Ho continuato a svolgere un’importante attività di presentazione di libri fotografici e a condurre serate di lettura portfolio e analisi fotografica presso i circoli associati alla FIAF. Faccio parte del Comitato Operativo del Centro della Fotografia d’Autore che ha sede a Bibbiena (AR). Dal 2011 al 2013 sono stata Caporedattrice dell’organo ufficiale della Federazione, la rivista FOTOIT e dal 2014 ne sono la Direttrice Responsabile. Sono stata Consigliera nazionale FIAF per tre mandati consecutivi (9 anni). Dal 2014 al 2017 ho ricoperto la carica di Vice Presidente della Fiaf. Da un paio di anni sono di nuovo Consigliera Nazionale Fiaf.

Nonostante la vasta attività divulgatrice, svolta per valorizzare le opere altrui, non ho mai smesso di fotografare, anche se le mie immagini si perdono dentro anonime cartelle di archiviazione file. Mi piace lavorare in gruppo per il raggiungimento di obiettivi specifici. Sono animata da un grande senso di responsabilità e di appartenenza alla comunità. Credo che il volontariato sia un aspetto fondamentale della vita di ognuno di noi, quello che ci permette di entrare in contatto senza rimanere vittima di ruoli precostituiti, lavorando fianco a fianco per un bene che sta al di sopra del singolo interesse. Nella mia vita professionale sono un’ingegnera che si occupa di opere di protezione ambientale, bonifiche e impianti di disinquinamento. Sono una lavoratrice indipendente che, con grande fatica e molta passione, cerca di conciliare gli impegni di lavoro con quelli amatoriali della fotografia.


Giornalista e critico di fotografia del Corriere della Sera per il settimanale ViviMilano e per le pagine del quotidiano, è co-direttore de Il Fotografo (Sprea editore) e docente al master di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano). Co-autore del Dizionario mondiale della fotografia (Rizzoli/Contrasto, 2002), si occupa di Sociologia dei consumi e di pubblicità, tra teoria e prassi. Docente a contratto, dal 2005 svolge attività didattica e di ricerca presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo dell’Università IULM di Milano.

È ricercatore associato dell’Acquario Civico di Milano.


Laura Manione è nata nel 1968 e – dopo aver conseguito una laurea con lode alla Facoltà di Magistero di Torino con una tesi sperimentale sulla Storia della Fotografia – dal 1995 svolge l’attività di storica e critica della fotografia, di docente e di curatrice di progetti di cultura fotografica e visuale.
È stata direttrice e tuttora ha un incarico di responsabilità nel Comitato scientifico dell’Archivio fotografico “Luciano Giachetti – Fotocronisti Baita” di Vercelli, archivio per cui ha curato mostre storiche sul lavoro femminile, sulla Resistenza, sulla Ricostruzione, sugli anni Cinquanta e Sessanta e su vari aspetti della storia e del costume.
Ha scritto saggi per riviste e per cataloghi di fotografia storica.
Ha curato esposizioni e scritto testi critici di fotografia contemporanea per istituzioni pubbliche e per gallerie private di città quali Torino, Venezia, Bologna, Parma, Orvieto.
In Francia, ha partecipato alla curatela di esposizioni di fotografia contemporanea, fra cui la “Quinzaine Photographique Nantaise”, scritto presentazioni critiche per autori francesi e italiani, per cataloghi di mostre e per la galleria Vrais Rêves di Lione.

Nel periodo trascorso Oltralpe, particolarmente proficua è stata la collaborazione con Dominique Roux, fotografo plastico, docente e fondatore e direttore del Centre de documentation de la Galerie du Château d’eau di Tolosa.
In qualità di lettrice è stata invitata ai Rencontres de la Photographie di Arles (insieme con Dominque Roux), alla Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino (attiva dal 1985 al 2006) e in diversi festival di fotografia nazionali.
Nel ruolo di docente esperta ha tenuto corsi e conferenze per diverse istituzioni e scuole pubbliche e private, fra cui il Ministero della Pubblica Istruzione, il Dams dell’Università di Torino e il Programma Operativo Nazionale (PON) “La scuola per lo Sviluppo”. Tiene inoltre laboratori e seminari di cultura fotografica e visuale online e in diverse gallerie e città italiane.
Dal 2000, dopo aver conseguito l’abilitazione ministeriale all’insegnamento della Storia dell’Arte, conduce laboratori di cultura visuale per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e corsi di aggiornamento per insegnanti. Nel 2022 ha coneguito l’idoneità ed è in graduatoria presso le Accademie di Belle Arti di “G. Carrara” di Bergamo  e “SantaGiulia” di Brescia rispettivamente per l’insegnamento di Fotografia (ABPR31) e Pedagogia e Didattica dell’Arte (ABST59).
Dal 2021, inoltre, è docente di Storia della Fotografia a Foto Scuola Lecce.
Dal 2016 al 2019 ha pubblicato articoli sul blog: www.lauramanione.it


Luigi Erba  (Lecco 1949), fotografo che ha sempre privilegiato la ricerca linguistica, si è costantemente occupato di arte contemporanea e in particolare di storia della fotografia del dopoguerra attraverso numerosi saggi. In particolare ricordiamo il suo libro sulla lettura della fotografia Nel ripostiglio dell’immaginario e la decennale rubrica Flashback su “Immagini Fotopratica”. Tra i saggi e i testi sulla storia della fotografia ricordiamo quelli su Mario Cresci  Variazioni Improvvise e   L’Occhio di Colombo  con Roberto Mutti, una storia della Fotografia milanese negli anni sessanta ( I Colombo  ed.Mazzotta) e in  Fotografia e fotografi a Milano dall’ottocento ad oggi  (Abitare Segesta), una storia di Popular Photography (in  Fotografi Italiani diario immaginario di Lanfranco Colombo ), Storia della fotografia a Bergamo anni 50-60-70 (Galleria d’arte contemporanea di Bergamo) e su Giuseppe Pessina.  Sull’iconogafia in generale con Ceppi e Veca il volume  L’altro Ramo  e sulla cartolina  Un ponte tra ieri e domani  (Savignano). Ha curato numerose mostre d’arte sia pittura, sia fotografia, ha fatto parte di numerosi comitati artistici in diversi festival fotografici nazionali.

Come fotografo esprime una ricerca linguistica di riflessione interiore, inventata, non topografica,sui concetti di spazio tempo, di negazione dell’attimo, tra  progettualità e casualità, conscio, inconscio: dal 1987 Interfotogrammi, dal 1995/96 Un luogo sull’altro. Ha interpretato opere di artisti  e il territorio prealpino e locale. Riassembla immagini di memoria, di sogno, anche in  rapporto metalinguistico  tra digitale e analogico  (in Camera chiara, camera oscura Fotografia Italiana 2008, si vedano i cicli Panorami per insetti e Costruzione di un paesaggio). Nel 2013 con lo stampatore  Berné ha ottenuto al MIA il Premio BNL e  il Gentile da Fabriano  per il manifesto Passaggio di Frontiera. Tra le ultime mostre personali: Museo Palazzo delle Paure di Lecco 2015-16 , Sifest Savignano Immagini  2016 , Mia Milano Percezione del paesaggio  2017 , Galleria Spaziotemporaneo Milano 2018, Galleria Melesi  Never Alone, Lecco 2020; tra le collettive: Fotografia di sperimentazione italiana 1960-2016, Genova, 2017 Palazzo Ducale, Germinale, Palazzo Cittadini Stampa , Abbiategrasso , Collezione di Nicoletta Rusconi, Cascina Maria, Agrate Conturbia, La fotografia di ricerca in Lombardia e in Italia negli anni settanta, Palazzo Pirelli, Milano, Sguardi a fior di pelle, Centro Culturale, Milano 2020, The Families of man, Museo Archeologico Aosta, Museo d’arte contemporanea Morterone 2021.

Nel 2022 è stato nominato dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche Autore dell’anno e Maestro della fotografia italiana.


Marco Brioni da diversi anni lavora sui mutamenti urbani e paesaggistici causati dai cataclismi storici, economici e sociali.
Parte di “Collettivo Order #10362” ha documentato le zone colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 (#3016) e i comuni in via di spopolamento che sorgono ai margini del fiume Po (DIS_LOCATI)
Fedain culturale della realtà mantovana, è co-fondatore di Frammenti di fotografia e collabora abitualmente con Festivaletteratura, Biennale della Fotografia Femminile e Festival della fotografia Etica, per il quale cura ogni anno, assieme a Grazia dell’Oro (Ed. Emuse), il weekend dedicato al libro fotografico.
È uno dei coordinatori di “Non c’è limite al limite”, iniziativa di fotografia e solidarietà che si tiene ogni anno a Mantova il primo weekend di dicembre, approfondendo quegli autori che hanno indagato il tema della disabilità uscendo dagli stereotipi che spesso caratterizzando questo tipo di fotografia.


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