Minicorso SALA DI POSA

Minicorso SALA DI POSA

Minicorso che si sviluppa su due lezioni a cura di Michele Luppi

Lunedì 10 Febbraio presso la sede del Photoclub Eyes BFI, lezione teorica di sala di posa, utilizzo dell'attrezzatura, disposizione delle luci e tecniche di base.

Giovedì 13 Febbraio sessione fotografica con modella/e riservata ai soci che hanno seguito la prima lezione teorica.

Si consiglia di portare fotocamera con flash e batterie cariche.

A cura di Michele Luppi.

Riservato ai soci.

Corso di stampa alla Gomma Bicromatata

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Lunedì 3 Febbraio ore 21.30 presso la sede del Photoclub Eyes BFI

Via Montessori, 39 a San Felice sul Panaro (MO)

Corso di stampa alla Gomma Bicromatata a cura di MAURO VERASANI

Serata di introduzione al nuovo corso di stampa alla gomma bicromatata, saranno visibili alcuni lavori artistici di Mauro Verasani, eseguiti con questa tecnica di stampa fotografica, antica e manuale. Prendendo visione e contatto diretto con i manufatti, sarà possibile, (per chi non conosce questa tecnica), capire le possibilità creative e assolutamente uniche che la sua specificità artistica offre.
Con la guida di Antonio Guicciardi sarà introdotto, un dialogo con l’autore per parlare delle motivazioni che lo hanno portato a scegliere questa modalità di espressione artistica fra le tante altre da lui sperimentate.

Nella serata di presentazione successiva, riservata agli iscritti al Photoclub Eyes, verrà illustrata la teoria delle varie fasi di realizzazione dell’immagine fotografica, l’attrezzatura occorrente e l’itinerario del corso 2020.
Verranno spiegate le varie fasi del procedimento, a partire dalla costruzione del negativo digitale (stampato su acetato), i materiali, la preparazione della carta da stampare, l’esposizione alla luce ultravioletta, lo sviluppo e l’asciugatura della fotografia.

Seguiranno due week end di laboratorio, con le attrezzature messe a disposizione da Mauro Verasani, che consentiranno ad ogni partecipante di realizzare le proprie immagini alla gomma bicromatata.

Galleria FIAF – “LA QUINTESSENZA”

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Galleria FIAF 

Centro Culturale Opera – Azioni Creative 

San Felice sul Panaro – Modena

PHOTOCLUB EYES 

presenta “LA QUINTESSENZA” mostra fotografica collettiva dei soci del PHOTOCLUB EYES 

Vedere il mondo, cose pericolose da raggiungere, guardare oltre i muri, avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro è sentirsi. Questo è lo scopo della Vita.’ Poche semplici frasi per raccontare la Quintessenza della Vita. Gli scatti che compongono la mostra hanno al centro le persone. Persone qualsiasi, che nel loro fare quotidiano, dal fare i tortellini, ad insegnare una disciplina sportiva, allo svolgere la propria professione, hanno realizzato qualcosa di positivo. Persone che si meritano una copertina ‘dedicata a tutti quelli che lo hanno fatto’.La mostra analogica rende omaggio al film di Ben Stiller I sogni segreti di Walter Mitty’ anche nella scelta della pellicola, una Kodak TRI-X 400, la stessa usata nel film dal fotografo Sean O’Connell, autore delle scatto n.25, lo scatto della copertina dell’ultimo numero cartaceo di Life, la cui ricerca sarà il motore narrativo del film. 

Federico Ardizzoni 

Fin dalla fondazione del Photoclub Eyes la camera oscura è stata il perno dell’attività fotografica del circolo. Il collettivo analogico del Photoclub Eyes in questi ultimi anni ha ridato vita alla camera oscura che, con l’avvento del digitale era nel frattempo usata pochissimo. Nel 2013 alcuni “nostalgici” soci pionieri ne hanno riaperto le porte, intere notti passate a studiare, a bobinare e stampare, e da allora sono stati tantissimi i soci che hanno ripreso o iniziato a scattare in pellicola e, grazie ai corsi che abbiamo organizzato, hanno potuto sviluppare i propri rullini e stampare le proprie fotografie in modalità analogica, riscoprendo la magia della fotografia. Dal 2016 il collettivo analogico, che ad oggi annovera circa trenta partecipanti, realizza una mostra con cadenza annuale, con un tema scelto internamente, nell’ordine una mostra a tema libero, a cui hanno fatto seguito ‘Capolinea’ e ‘Urban Decadence’. 

Federico Ardizzoni

INAUGURAZIONE MOSTRA Lunedi’ 13 Gennaio 2020 ore 21.30

Apertura settimanale ogni Lunedì e Giovedì dalle ore 21.00 alle 24.00 – Chiusura mostra il 17 Febbraio 2020

Via M. Montessori, 39 41038 San Felice sul Panaro (MO)   

www.fotoincontri.net

eyes.galleriafiaf@gmail.com

6a Camminata della Befana

6a Camminata della Befana

Raduno podistico dei soci del Photoclub Eyes Riservato ai soci del Photoclub Eyes e simpatizzanti. Come di consueto, per mitigare i sensi di colpa e smaltire l'accumulo di grassi e alcool delle feste, gli arditi/e soci/e del Photoclub si ritroveranno Lunedì 6 Gennaio 2020 alle ore 9,30 presso la sede del club per un allenamento podistico ad andatura presidenziale (lenta). Durata, chilometraggio e andatura da concordare sul posto a seconda delle presenze. Chi non c'è non ci sarà (cit. Franco Fontana).

THE VILLAGE photobook di Catalina Isabel Nucera

Lunedì 9 Dicembre alle ore 21:15, presso la sede del Photoclub Eyes di San Felice sul Panaro (MO) in Via Montessori 39, presentazione del photobook “The village” di Catalina Isabel Nucera, fotografa reggiana che da anni documenta la condizione disagiata di chi vive nell’estremo sud della Bielorussia ancora devastata dalle conseguenze del disastro nucleare di Cernobyl.

Ingresso libero

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C’è un villaggio circondato da boschi nell’estremo sud della Bielorussia. Proprio vicino alla frontiera ucraina, dritto nel cuore della “zona d’esclusione” che circonda Chernobyl: trentatré anni dopo il disastro nucleare del 26 aprile 1986, la sua terra ha una contaminazione di 31 curie per chilometro quadrato, i suoi abitanti – 312, compresi 90 bambini – hanno in corpo ben più di un millisievert (unità di misura dell’energia radioattiva assorbita da organi e tessuti umani), oltre la norma. Eppure, non c’è traccia di controlli.

Questo villaggio esiste solo per la sua gente. Per tutti gli altri, è un luogo fantasma: troppo contaminato per continuare ad essere abitato.

Kirov è il teatro di una fiaba nera: nella scuola, in chiesa, nelle case con gli steccati dipinti in colori accesi, spostate appena qualche metro più in là del punto in cui sorgevano prima del disastro, si respira un’energia misteriosa e impalpabile.

Kirov contiene un segreto: come e perché si sceglie di sopravvivere in un luogo di morte?

Kirov è un luogo fuori dal tempo: il passato, qui, è troppo pesante da ricordare, e il futuro troppo difficile da immaginare: quali saranno, negli anni, le conseguenze della contaminazione sulla salute di questa gente? Il ricordo del disastro rimane nei documenti ufficiali, nei barattoli delle conserve stipati nelle dispense, nel tessuto carnoso dei funghi contaminati da cesio 137 e stronzio 90 che a Kirov la gente ama raccogliere e mangiare, ma sbiadisce dalla memoria di chi, per continuare a vivere, preferisce dimenticare.

The Village il libro di Catalina Isabel Nucera, è uno sguardo sulla resilienza e l’ostinazione di chi, in questo villaggio sulla soglia dell’impossibile, continua a vivere, seppellendo in questa terra i propri morti e piantando in questa terra i propri semi, come se questo fosse l’unico luogo possibile da chiamare “casa”.

Sono una fotografa che vive e lavora in provincia di Reggio Emilia.
Invio il comunicato stampa del mio libro fotografico “The Village” nella speranza che vi possa interessare per una presentazione dello stesso, nella vostra sede.
Ho realizzato questo libro perché da molti anni mi occupo di infanzia disagiata. Nello specifico, di bambini provenienti dalla zona contaminata dal disastro nucleare di Chernobyl.
Viaggio in Bielorussia per motivi umanitari dal 2007, recandomi nel villaggio di Kirov a ridosso della zona di esclusione, vicina alla frontiera con l’Ucraina. Nel 2016, ho deciso di fare un libro fotografico per raccontare questo luogo e la sua gente. Il Photobook è stato pubblicato nel mese d’aprile di quest’anno (2019).

Progetto EYES-Portfolio

 

Progetto EYES-Portfolio

Lunedì 4 Novembre alle ore 21.15 presso la sede del Photoclub Eyes In Via Montessori 39 a San Felice sul Panaro, presentazione dei lavori prodotti dai soci per il progetto EYES-Portfolio. Interverrano in qualità di lettori dei portfoli presentati: Daniela Bazzani curatrice di mostre, Silvano Bicocchi direttore del Dipartimento Cultura della FIAF, Patrizia Digito curatrice di mostre, lettrice della fotografia e collaboratrice FOTOIT, Renza Grossi tutor fotografico e lettrice della fotografia.

DANIELE BARBIERI “TERRA PIATTA”
DAVIDE BENATTI “NATURA MORTA”
ERIKA VALLIERI “RIGENERAZIONE”
FABIO BARALDI “17:30”
GIULIO CESARE GILLI “INIDENTITARI”
LEONARDO ADDABBO “NINETEEN”
LUCA MONELLI “IL CIRCO DELLE STELLE”
LUCIA CARMEN MAGRI “C’ERA UNA VOLTA IL MARE”
NAOMI LUIS DI STEFANO “DIPENDENZE”
PAOLO FERRARI “GREENLAND”
PAOLO REBECCHI & CRISTINA CAVICCHIOLI “SPAZIO LIBERO”
PATRIZIA BARALDINI “MAMMA CI SONO ANCH’IO”
RAFFAELE CAPASSO “___”
VANNI MONELLI “ALLA RICERCA DELL’ESTASI”

Ingresso libero

Galleria FIAF – “YO SOY FIDEL” di Francesco Comello

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ritratto“28 novembre – 4 dicembre 2016 si svolgono a Cuba i funerali di Stato di Fidel Castro, il lider maximo. Francesco Comello, fotografo freelance friulano è presente. Conquistato dallo spirito del popolo cubano ci torna due mesi più tardi. Questa volta sulle tracce lasciate da un noto giornalista italiano, che a Cuba visse gli anni della rivoluzione, dalla crisi dei missili agli anni delle rivolte studentesche e operaie europee. Saverio Tutino invia articoli e réportages e scrive libri da Cuba, ma a Comello interessano le tracce che Saverio Tutino lascia nelle lettere a sua figlia Barbara, che a dieci anni considera Cuba una seconda patria, perché ci abita il suo papà. Per i suoi diciotto anni, finalmente Saverio accompagnerà Barbara a Cuba, dove una realtà meno idilliaca del suo immaginario non basterà a scalfirne il mito. In questo viaggio Saverio Tutino presenta la giovane figlia ai suoi amici cubani, in particolare a Norberto Fuentes, il maggiore scrittore cubano vivente. Dall’incontro tra queste persone sulla scia della memoria, scaturisce il presente volume, fatto di sguardi diversi che bucano il tempo fondendosi nei magistrali scatti di un grande fotografo.”

Testo tratto dalla prefazione di Barbara Tutino dal libro fotografico YO SOY FIDEL di Francesco Comello.

Galleria FIAF – “EYES MAIL-ART”

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Mostra autoprodotta dalla GALLERIA FIAF

Centro Culturale Opera – Azioni Creative

di San Felice sul Panaro – Modena

“EYES MAIL-ART”

 

Il Dipartimento Progetti del PHOTOCLUB EYES BFI, in questi ultimi anni ha portato a termine due importanti progetti fotografici collettivi, EYES-365 ed EYES-52, sono anche state realizzate due Monografie FIAF.

Ora, con questo nuovo progetto intitolato EYES MAIL-ART, abbiamo voluto celebrare il 150° anniversario della realizzazione della prima cartolina postale. Ad avere l’idea, il 1 ottobre 1869, fu un certo Emanuel Alexander Herrmann, professore di economia all’accademia militare teresiana.

Il nostro progetto prevedeva la realizzazione di fotografie a tema, per dodici temi con cadenza mensile. Le fotografie dovevano essere inedite, stampate nel formato “cartolina” 10×15 cm.. Si doveva poi incollare sul retro un adesivo, prestampato per l’occasione, con tutte le caratteristiche del retro delle normali cartoline. L’autore poteva poi personalizzarla con testi, disegni ed incollaggi vari. Una volta affrancata doveva essere regolarmente “imbucata”.

Luca Monelli Presidente Photoclub Eyes BFI

 

L’opera fotografica, in questo caso la cartolina, pensata, realizzata e stampata è accompagnata da una presentazione, una citazione o anche una riflessione che aggiungono valore all’opera stessa, facilitano la lettura dell’immagine e dichiarano le intenzioni dell’autore. Infine c’è il viaggio, quasi liberatorio per l’immagine che, anziché rimanere latente nella memoria di un PC  o di un hard disk o chiusa in un cassetto, viene spedita, manipolata, maltrattata, subisce gli sgarri meccanici delle distributrici di posta, gli insulti del meteo e finalmente giunge a destinazione dove viene sempre accolta con gioia e calore, viene vista, commentata, catalogata ed esposta… mai un’opera fotografica, che non sia una mail-art, ha compiuto tanti passaggi. Questo è il valore aggiunto di queste immagini che si arricchiscono di segni anche nel corso del viaggio, segni dettati dal caso e irripetibili che rendono unica l’opera.

Vanni Monelli Segretario Photoclub Eyes BFI