Maurizio Petrucci

“GENESI DI RINASCIMENTO” di Maurizio Petrucci

La memoria è sedimentazione di fatti, accumulo di emozioni catalizzate. Ma è anche struggimento, il luogo dello spirito dove la nostalgia decanta e rende migliore i ricordi. La memoria è un giogo cinico e avvolgente. È la forma dell’anima, materia di coscienza.

La memoria è una condanna, oppure un tesoro da spendere in un’altra fase dell’esistenza, fino ad assurgere a seconda possibilità.

Non sulle ceneri di quella precedente ma una seconda vita, riesumando sentieri battuti, vecchi e affezionati strumenti da adattare a una possibile rinascita verso un nuovo percorso. Nuova energia per immaginare un futuro.

È questa una buona occasione per rovistare nel baule urticante dei ricordi.

“RINASCIMENTO”, RIVISTA DI INFORMAZIONE CULTURALE compare nel 1991 per i tipi dell’omonima casa editrice “RINASCIMENTO”.

Il progetto prende forma e sostanza dall’entusiasmo di tre amici, due uomini e una donna, accomunati dalla passione per i libri, da leggere, scrivere, editare. Nello specifico, la missione di RINASCIMENTO è raccontare, attraverso la narrazione romanzata, artisti del passato meno noti al grande pubblico. All’epoca un genere poco diffuso.

Come un racconto a fumetti una partizione di memoria rimanda alle notti insonni ad aspettare un FAX, in arrivo dall’altra parte del mondo. La dissezione degli argomenti tra redattori e collaboratori, discussioni consumate tra i fumi delle Marlboro e sigari Toscani. Il taglio editoriale, politico non politico, purché sensibile alle urgenze di un’epoca che ormai è preistoria.

C’era trepidazione nell’aria per le celebrazioni del quinto centenario della scoperta dell’America. Ma i protagonisti, di questa vicenda, erano catalizzati su una data, 1492 quinto centenario della morte di Piero della Francesca e sulla Fiera del Libro di Torino, al punto di scrivere, un anno prima, e pubblicare con altro editore il libro MEMORIE “autobiografia immaginaria di un genio”.

Per i tipi di RINASCIMENTO giunge alle stampe “Morte di Masaccio”, romanzo sulla breve e nebbiosa vita dell’artista. Tra le pieghe dei progetti c’è anche Pietro Aretino nato nel 1492, opera progettata che non ha mai visto la luce.

Come editori stampano poche unità di titoli e un numero minimo di copie, strettamente necessario per giustificare la stampa.

RINASCIMENTO è una costola di DIEMMEPI una piccola agenzia di servizi per l’editoria. Un progetto ambizioso ma non impossibile, sostenuto da autorevoli collaboratori volontari, giovani e meno, spinti da un’unica passione condivisa.

Mi piace ricordare l’incontro con Giorgio Manganelli uomo d’altri tempi, avvenuto per caso e fuori dagli ambienti culturali. Nonostante la sua improvvisa dipartita, maggio 1990, la sua compagna Ebe Flamini sottoscrisse il primo abbonamento alla rivista. C’erano le premesse per una buona partenza, 1992 Fiera del Libro di Torino, qualche contatto per la distribuzione e alcune commesse per DIEMMEPI.

Le cose sembrano girare bene, in redazione c’è entusiasmo. DIEMMEPI sembrava avesse un futuro e con lei RINASCIMENTO.

Si progetta la digitalizzazione dell’agenzia e della casa editrice. Alcune penne di grido promettono un contributo.

Siamo allo stand di Torino e arriva la notizia dell’attentato a Falcone, la notizia l’ascia l’Italia sgomenta e per un attimo raffredda anche gli entusiasmi dei protagonisti di questa storia. Ma ormai sono lanciati, stanno lavorando per l’uscita dei prossimi numeri e analizzano i manoscritti che arrivano numerosi in casa editrice.

In autunno cresce, ed è pienamente manifesto, quel fenomeno di cui tutti sanno ma nessuno parla: Mani pulite. Implode la Prima Repubblica, sotto quel sisma finisce anche DIEMMEPI. Ormai è caccia alle streghe, saltano i contatti e i contratti, gli enti comunali per i quali lavorava anche DIEMMEPI non deliberano più neanche i fondi per la carta igienica. Il comune di xxxxxxxxxxxxxx lascia la nuova rete fognaria incompleta per mesi tanto era la paura di qualche involontaria incongruenza.

DIEMMEPI si impantana nell’immobilismo dell’incertezza diffusa, nei rivoli dell’impossibilità, non senza amarezza e una forte disillusione i collaboratori si allontanano alla spicciolata. Anche l’inneggio dei fondatori perde la propulsione iniziale. In fine non resta che l’oblio, o poco più.

C’è una partizione di memoria, un’appendice lieve che voglio ricordare per dare tepore a queste giornate uggiose. Nel 2018, chi scrive, pubblica per i tipi della HERKULES books il romanzo giallo IMPRONTA PARZIALE. Un’emozione lieve per una diafana sopravvivenza.

“Ah, memoria, nemica mortale del mio riposo!”
Miguel De Cervantes