Anna Borsari

“MEMORIE” di Anna Borsari

“Memorie. Ciò che è stato, ciò che resta, ciò che resterà” è un progetto fotografico che indaga il legame tra identità, tempo e memoria familiare. Le tre immagini — realizzate attraverso sovrapposizioni di fototessere della stessa persona in diverse fasi della vita — compongono un racconto stratificato in cui passato, presente e futuro coesistono nello stesso volto.

Le fotografie non rappresentano solo il cambiamento fisico, ma mettono in scena la permanenza della memoria nei tratti somatici, nella continuità genetica e affettiva che lega i rapporti familiari come quello tra nonni e nipoti. Ogni piega del viso, ogni sguardo replicato da una generazione all’altra, è testimonianza silenziosa di storie vissute, di valori trasmessi, di assenze che si fanno presenza nei lineamenti dei discendenti.

Il tempo non è lineare, ma circolare: i nonni sono la memoria storica, i custodi di ciò che i nipoti non hanno potuto vivere. La loro eredità — fatta di racconti, gesti, espressioni — si imprime nei volti dei giovani, diventando traccia visibile di una memoria semantica collettiva. Così, ciò che resta non è solo il ricordo, ma la trasformazione visibile della memoria stessa in forma, in volto, in identità.

Il progetto invita a riflettere sul senso profondo dell’appartenenza, sull’importanza della memoria incarnata e sulla bellezza fragile del tempo che, pur cambiando tutto, lascia impressi nel volto i segni di ciò che siamo stati, ciò che siamo, e ciò che resteremo.