
METAMORFOSI– GENNAIO 2025
Ho pensato a un tema che mi sta particolarmente a cuore e che ho avuto modo di esplorare personalmente: METAMORFOSI.
Un concetto potente e ricco di sfumature, che si presta a molteplici interpretazioni sia visive che concettuali.
La metamorfosi può essere raccontata attraverso trasformazioni della materia, come il ghiaccio che si scioglie, una candela che si consuma, o materiali che cambiano forma e consistenza nel tempo.
C’è poi la metamorfosi umana, che può toccare la crescita, l’invecchiamento, il cambiamento di identità o di ruolo nella società. Un tema che può essere sviluppato anche attraverso ritratti che raccontano evoluzioni interiori o esteriori.
Anche la natura è un perfetto simbolo di metamorfosi: basti pensare al ciclo delle stagioni, con le foglie che cadono in autunno e la rinascita in primavera.
La trasformazione urbana è un altro spunto interessante: città che cambiano volto, edifici che si trasformano, luoghi che acquisiscono nuove funzioni o perdono la loro identità originaria.
E infine il mondo animale, con creature che incarnano il concetto stesso di metamorfosi: la farfalla che nasce bruco, il camaleonte che muta colore, e molti altri simboli naturali di trasformazione e adattamento.
Insomma, METAMORFOSI è un tema che apre la strada alla sperimentazione, alla narrazione e alla poesia visiva.
Chiunque può trovarvi un proprio modo di interpretarlo… basta lasciarsi cambiare dallo sguardo.
Simona Marchesini
MIGLIO FOTO DEL MESE DI GENNAIO 2025 – TEMA: METAMORFOSI – FABRIZIO SECCHI
La sua immagine mostra una fusione tra materia e pittura: il muro si sgretola, ma diventa arte, trasformandosi in una scena surreale. La metamorfosi è il passaggio tra degrado e creazione, tra realtà e visione.

EMOZIONI – FEBBRAIO 2025
Fotografare è, prima di tutto, una questione di emozioni.
È attraverso l’emozione che nasce lo sguardo, ed è con l’emozione che costruiamo un’immagine capace di parlare, di restare, di toccare chi guarda.
In fotografia, sono tanti gli elementi che ci colpiscono emotivamente: il colore che vibra, il movimento che rompe l’equilibrio, l’energia di una scena improvvisa, un’idea che affiora, un ricordo che riaffiora, la dolcezza della nostalgia. Ogni fotografia può diventare un frammento emotivo.
La luce, la composizione, la scelta dell’attimo decisivo, dell’inquadratura o dell’obiettivo: ogni decisione tecnica è anche un atto emotivo, un modo per tradurre ciò che sentiamo in ciò che vediamo.
L’emozione guida l’occhio del fotografo e risveglia lo sguardo dello spettatore. Per questo, fotografare non è solo osservare: è sentire, entrare in risonanza con ciò che abbiamo davanti e trovare la forma giusta per restituirlo.
Lasciatevi attraversare dalle emozioni. Fotografate ciò che vi fa vibrare, ciò che vi commuove, che vi fa sorridere o vi turba.
Emozionatevi, ed emozionate.
Fabrizio Secchi
MIGLIOR FOTO DEL MESE DI FEBBRAIO 2025 – TEMA: EMOZIONI – LUCA MONELLI
In questa foto, Luca Monelli ci invita a riflettere sul tema della solitudine e della tristezza. Il soggetto anziano, che cammina da solo immerso nei suoi pensieri, è circondato da una strada dai toni scuri e cupi, con un muro nudo e spoglio a sottolineare il vuoto intorno a lui. Questo scatto riesce a rappresentare con grande efficacia una delle emozioni più profonde dell’essere umano: la tristezza. Un sentimento che nasce dalla perdita, dalle difficoltà e dall’incapacità di vedere una via d’uscita. Il corpo si chiude, lo sguardo si perde nel vuoto e il volto porta i segni di un’esistenza pesante. Complimenti Luca, hai vinto con merito e ora passa a te il testimone per il prossimo tema.

RISPETTO – MARZO 2025
“Rispetto” è la parola dell’anno 2024, secondo l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani.
Una scelta che riflette la forte attualità e l’urgenza di questo concetto nella nostra società, oggi attraversata da profonde tensioni culturali, sociali e ambientali.
Il Dizionario Treccani definisce il rispetto come: “Sentimento e atteggiamento di stima, attenzione, riguardo verso una persona, un’istituzione, una cultura, che si può esprimere con azioni o parole.” Una parola semplice, ma potentissima, che racchiude un valore fondante della convivenza civile e del vivere comune.
Il rispetto dovrebbe rappresentare la base di ogni progetto educativo, a partire dalla prima infanzia, per poi diventare linfa delle relazioni umane in ogni ambito: in famiglia, a scuola, nel lavoro, nella vita sociale e istituzionale, nel dialogo politico e nelle relazioni internazionali. È un principio che alimenta l’ascolto, la tolleranza, la cura, e che invita al riconoscimento dell’altro come essere umano, nella sua unicità e complessità.
Oggi più che mai, è necessario educare al rispetto:
– rispetto delle persone, delle loro identità e differenze
– rispetto delle culture e delle opinioni altrui
– rispetto delle istituzioni e del patto sociale
– rispetto della natura, dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi
Solo in una società che riconosce il valore del rispetto, può crescere una cultura della pace, del confronto, della responsabilità e della solidarietà.
È un compito collettivo, che ci riguarda tutti, ogni giorno.
Perché il rispetto non è solo una parola: è un modo di essere.
Luca Monelli
MIGLIOR FOTO DEL MESE DI MARZO 2025 – TEMA: RISPETTO – DAVIDE BENATTI
Questa immagine di Davide Benatti trasmette un forte senso di rispetto che si esprime nella cura amorevole di un figlio verso sua madre, in un gesto che racchiude dedizione, gratitudine e profondo affetto. Non è solo assistenza, ma un modo per restituire l’amore ricevuto, per prendersi cura di chi un tempo si è preso cura di lui.
L’ambiente domestico, la luce morbida che filtra dalla finestra e la presenza della sedia a rotelle raccontano una quotidianità fatta di gesti silenziosi ma carichi di significato. Il bianco e nero enfatizza l’intensità emotiva della scena, rendendola senza tempo e universale. Questa fotografia è una rappresentazione potente di rispetto, non solo come valore, ma come atto concreto di amore e responsabilità familiare.

SPECCHIO DELLA SOCIETA’ CONTEMPORANEA – APRILE 2025
La società attuale è in continua trasformazione, e la fotografia può diventare uno strumento efficace per raccontarne i mutamenti.
Il linguaggio, soprattutto nei social, si è semplificato fino a diventare spesso aggressivo e polarizzato, perdendo profondità e capacità di dialogo.
Il mondo del lavoro è frammentato e instabile, segnato da precarietà diffusa e da contratti flessibili che minano sicurezza e progettualità.
Le comunità reali si indeboliscono, sostituite da community virtuali, effimere e legate a bisogni momentanei.
Nel tessuto sociale emergono nuove dinamiche: l’emancipazione femminile, l’aumento delle coppie di fatto, e una crescita tra pari che rischia di escludere il confronto con le generazioni adulte.
Uno sguardo sulla contemporaneità significa interrogarsi su chi siamo oggi.
Fotografare questa realtà è un modo per capire, per riflettere e, forse, per cambiare.
Davide Benatti
MIGLIOR FOTO DEL MESE DI APRILE 2025 – TEMA: SPECCHIO DELLA CIVILTA’ CONTEMPORANEA – MAURIZIA ROVERI
Nella foto di Maurizia Roveri, l’argomento realtà virtuale è in un ambito lavorativo o formazione/istruzione; la presenza in maggioranza di donne mi fa pensare all’emancipazione femminile, che ha portato a un cambiamento nel ruolo delle donne in tutti gli ambiti della vita. Mi colpisce la figura in primo piano che, nonostante indossi un visore, sembra guardare negli occhi l’osservatore, quasi fosse perfettamente a conoscenza di chi si trovi di fronte.

L’ESPERIENZA DEL VIAGGIO – MAGGIO 2025
Il viaggio non è solo movimento nello spazio, ma esperienza trasformativa.
Può essere reale o interiore, individuale o condiviso. Un’occasione per scoprire, perdersi, ritrovarsi.
Tra gli spunti da esplorare:
– il viaggio come metafora, in chiave poetica o concettuale
– oggetti e riti della partenza
– diario soggettivo fatto di luoghi, incontri e impressioni
– viaggio e identità, cambiamento, confronto
– i non-luoghi: spazi anonimi e transitori
– il viaggio immobile o mentale
– le relazioni che nascono lungo il cammino
– il ritorno e la memoria del viaggio
Un tema ampio, aperto, da interpretare con sensibilità e libertà.
Fotografate il vostro modo di attraversare il mondo.
Maurizia Roveri
MIGLIOR FOTO DEL MESE DI MAGGIO 2025 – TEMA: L’ESPERIENZA DEL VIAGGIO – MORENA TOMMASINI
Morena Tommasini ci invita a percorrere un viaggio fatto di continui cambiamenti, di porte che si chiudono e altre che si aprono.
Saper cogliere le occasioni ma anche affrontare situazioni difficili fa di noi quello che siamo oggi. All’interno di questa composizione equilibrate e gradevole notiamo un vaso vuoto simbolo della femminilità e dell’apertura alla ricezione.
Morena ha svuotato la sua vita il più possibile.
Può riempire il suo vaso come vuole perché non è più piena di obblighi o di oggetti materiali “meno è davvero di più”.

VOGLIA D’ESTATE – GIUGNO 2025
L’estate è una stagione che accende i sensi e risveglia i desideri. È luce piena, odori intensi, colori saturi. È il calore del sole sulla pelle, il vento salmastro tra i capelli, il frinire delle cicale nelle ore immobili del pomeriggio.
È il tempo della libertà, della spensieratezza, del vivere all’aperto. È il gusto delle cose semplici, vissute intensamente.
“Voglia d’estate” è un invito a catturare quella scintilla che annuncia l’inizio della bella stagione: un momento, un dettaglio, un’atmosfera che ci fa dire “Ecco, adesso sì che è estate!”.
Cercate immagini che raccontino l’estate nella sua essenza:
– un tuffo improvviso nell’acqua
– un gelato che si scioglie al sole
– il luccichio del sudore e del sale sulla pelle
– i campi dorati, i girasoli in fiore, le strade deserte e polverose
– un sorriso sotto gli occhiali da sole
– il tempo sospeso delle vacanze
– la leggerezza di chi parte, o la dolcezza di chi resta
Che sia reale o evocata, vissuta o sognata, ogni fotografia può restituire un frammento di questa stagione tanto attesa.
Lasciate che le immagini profumino d’estate.
Morena Tommasini
MIGLIOR FOTO DEL MESE DI GIUGNO 2025 – TEMA: VOGLIA D’ESTATE – RAFFAELE CAPASSO
Trovo quest’immagine di Raffaele Capasso di una pulizia ed allo stesso tempo di una comunicazione, fortissime. La tecnica è evidente e la luce catturata è esattamente quella che nel mio immaginario fa sentire il calore dell’estate. Il contrasto tra le tende fredde e questa luce calda, una schiena nuda che sembra cercare ed aspettare di essere accarezzata dal sole. Uno scatto delicato ed affascinate ma allo stesso tempo magnetico.
Complimenti Raffaele, per me la migliore.
